«Grandi categorie di rum»
I RUM VECCHI, per beneficiare dell'appellazione di rum vieux (rum antico), devono invecchiare come minimo 3 anni in fusti di rovere.
I RUM BIANCHI, invece, che siano di vesou o di melassa, costituiscono un'ottima base per la preparazione di cocktails. Molti hanno una gradazione alcolica superiore ai 40° e hanno potuto rimanere in tini d'acciaio o in grosse botti per diverse settimane allo scopo di arrotondare i loro aromi. Esistono anche dei rum bianchi che, provenendo da paesi (Venezuela, Cuba, Nicaragua) in cui per poter essere chiamati rum devono avere almeno 3 anni d'invecchiamento nelle botti (in Nicaragua 4), sono decolorati mediante filtrazione con carboni attivi, ne risultano dei rum bianchi ma con aromi da rum ambrati.
I RUM AMBRÉ (ambrati) hanno generalmente riposato 18 mesi in fusti di rovere, per lo più ex-Bourbon, ma il loro colore può anche essere influenzato dalla presenza di caramello o sciroppi.
I DARK RUM (o rum scuri) Entrando direttamente nella categoria dei rum da degustazione. Questi rum sono il risultato di un invecchiamento di 2 e più anni in fusti di rovere: per i rum invecchiati nel luogo di produzione, le condizioni climatiche sono tali che 4 anni in fusti di rovere sono sufficienti per ottenere un rum vecchio, dal profilo aromatico complesso.
Alcuni imbottigliatori di rum propongono degli imbottigliamenti millesimati con un affinamento in fusti originali più o meno “esotici”. Questa pratica, largamente ereditata dall'industria del whisky, non dà alcuna garanzia della qualità del rum, nella misura in cui la nozione di millesimo non esiste. Quanto all'affinamento, la sua valenza dipende direttamente dalla competenza del Master Distiller.
GLI SPICED RUM rum risultano dalla macerazione di spezie (zenzero, cannella, ...) e di aromatizzanti in un rum bianco, offrendo così una sequela di aromi e di sapori per tutti i gusti.
Di tutti gli alcolici, il rum è sicuramente quello che offre la più vasta gamma di possibilità di degustazioni. Se i rum bianchi sono spesso richiesti nell'elaborazione dei cocktails, alcuni offrono ciononostante una tale ricchezza aromatica che si prestano facilmente al gioco della degustazione. Dei rum molto profumati possono accordarsi benissimo con gli aromi di un succo di frutta.
Tuttavia, più il tasso di impurità è elevato (TNA), più il rum è aromatico e quindi più merita di essere degustato piuttosto che consumato in cocktail. In questa categoria i rhum agricole bianchi meritano attenzione. Certi rum bianchi della Giamaica, benché elaborati a partire da melassa ma distillati in un alambicco a ripasso, sono ugualmente rimarchevoli. I rum scuri invitano maggiormente alla degustazione pura in un bicchiere ballon da cognac. Pertanto, sia per il rum che per il whisky, vale il detto “l'abito non fa il monaco” e un colore ambrato non è sinonimo di qualità. In assenza di una seria legislazione, questa categoria è (a nostro malincuore) soggetta a numerosi abusi, essendo l'etichetta a volte persino fuorviante per poter fare una scelta oculata. I rum francesi sono tra quelli che se la cavano meglio, grazie ad una regolamentazione più ristretta ed efficace.
«Gargano Classification»
È universalmente riconosciuto che il mercato del rum sta riscuotendo un grande successo in questo momento storico. Ma una parte significativa di questo successo è dovuta a un numero enorme di marchi e di conseguenza a una grande confusione in ciò che significa il rum. Questa confusione nasconde il rischio che potrebbe essere solo un successo a breve termine.
La categoria del rum comprende rum provenienti da distillerie, rum che sono solo marchi, private label, rum invecchiati in condizioni climatiche tropicali o meteorologiche continentali. Non ha una vera distinzione tra diverse categorie (a parte Rhum agricole AOC). Velier è stata la prima azienda, più di 20 anni fa, a portare il concetto di tre "stili" per distinguere nel mercato europeo tra rum latini, rum britannici e rum francesi. Utile in quel momento, ma un po 'incoerente ora. Velier continua a lavorare per proporre al mondo del commercio e alla comunità del rum un linguaggio unico tra diverse categorie. Pensiamo che il successo a lungo termine del rum richieda queste enormi differenze portate alla luce, sia tra i prodotti che tra i produttori.
La classificazione è stata creata nel 2015 dal patron di Velier, Luca Gargano, e promossa insieme a Richard Seale della distilleria Foursquare (Barbados). Si basa sul metodo di distillazione, l'unico metodo esauriente per includere tutti i tipi di rum. Non è un modo per capire la qualità, ma piuttosto un metodo oggettivo per classificare, dare credibilità e valore all'intera categoria di rum.
La prima distinzione viene fatta in base alle materie prime: succo di canna da zucchero, sciroppo e melassa.
1. Sul primo livello del diagramma sottostante, troviamo il Pure Single Rum, distillato in batch still, garantendop così la resa della materia prima e il know-how del distillatore.
2. Al secondo livello, troviamo i Single Blended Rum, una miscela di rum distillata in colonna e in batch.
3. Al terzo livello, troviamo il Traditional Rum che viene distillato in colonne tradizionali singole o doppie.
4. Al quarto livello troviamo il Rum prodotto in grandi volumi con moderni sistemi di distillazione a multicolonna che, come abbiamo già sottolineato, danno vita a rum senza spirito e industriali e che su Spirit Academy non trattiamo.
La classificazione può essere applicata solo ai rum che dichiarano la distilleria di provenienza, sia che si tratti di imbottigliatori originali delle stesse distillerie sia di imbottigliatori indipendenti.I rum che non dichiarano la distilleria di provenienza sono impossibili da classificare perché non si può sapere come siano stati fatti e da dove provengano (non basta indicare il Paese d'origine)!!!