Paura delle meduse? Ecco cosa fare in caso di contatto!
Le meduse possono avere diverse dimensioni, essere quasi del tutto trasparenti oppure avere colori luminosi anche in acqua, con tentacoli corti o lunghi. Il contatto con quest’ultima parte del loro corpo provoca una reazione cutanea dall’intensità molto varia: ciò accade perché le cellule urticanti che si trovano sui tentacoli si estendono con dei filamenti che penetrano nella cute, rilasciando proteine urticanti, paralizzanti e neurotossiche.
Cosa fare in caso di contatto
Ci teniamo a sottolineare che, generalmente, un trattamento rapido delle punture di medusa riduce rapidamente il dolore e argina le possibilità di peggioramento dei sintomi.
Bisogna uscire dall’acqua subito e analizzare la ferita, valutandone la gravità e cercare di stare calmi, tenendo conto che il contatto con una medusa è doloroso ma difficilmente pericoloso: nel Mediterraneo, infatti, è difficile trovare meduse che causano reazioni allergiche gravi con rischio di shock anafilattico, eccezion fatta per gli individui allergici o che hanno un sistema immunitario indebolito. Facciamo quindi molta attenzione quando le meduse colpiscono gli anziani o i bambini molto piccoli, sui quali possono manifestarsi effetti anche gravi.
Dopo aver esaminato la reazione e la superficie di contatto, è importante ricercare eventuali parti di medusa rimaste sulla pelle, da rimuovere con acqua di mare e tramite l’ausilio di un oggetto rigido e non tagliente come la tessera della patente.
Se i sintomi sono leggeri, i prodotti naturali come l’aloe vera o la calendula possono donare sollievo, mentre se sono più intensi, sempre per lenire il dolore e curare la ferita, ci si può rifare ai gel a base di cloruro di alluminio, che esplicano un effetto astringente e riducono anche il prurito, arginando il diffondersi delle tossine.
Contemporaneamente, è importante tener d’occhio la persona colpita e verificare che non sia in atto una diffusione della reazione cutanea e che non vi siano sintomi più gravi, come difficoltà nella respirazione, sudorazione e pallore (generalmente precedenti a uno shock anafilattico).
Bisogna, in ultimo, coprire la parte interessata, dato che molto sensibile alla luce solare, per evitare la formazione di macchie scure e utilizzare la protezione 50+ anche nei giorni subito successivi, sempre per scongiurare la formazione di macchie.
Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.
Occhio alle zanzare!
Quando arriva il caldo le zanzare cominciano a ripopolare giardini e parchi pubblici e, quando ci pungono possono causare un semplice gonfiore e prurito nell’area colpita ma anche reazioni allergiche. In quest’ultimo caso, se si è allergici e, quindi, predisposti a rischi seri, è necessario prevenire con dei repellenti e avere sempre a con sé le lozioni dopo puntura che attenuano la gravità della reazione da subito.
Repellenti
In farmacia si possono trovare molti prodotti antizanzare come:
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Dispositivi a ultrasuoni pratici, ecologici, che ci permettono di evitare di applicare sulla cute prodotti di derivazione chimica.
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Spray naturali privi di parabeni e senza gas propellenti o ammoniaca. Tra i principi naturali dalle proprietà insetto-repellenti che vengono utilizzati per tali prodotti ci sono: olio di andiroba, eucalipto, geranio, oli essenziali di basilico sacro, cedro dell’Atlante, citronella, lavanda, limone, legno di rosa.
Può capitare che lezanzare siano particolarmente aggressive e resistenti e che i prodotti che non prevedono l’utilizzo di principi chimici non esplichino l’effetto sperato. In questi casi meglio rifarsi a prodotti a base di principi attivi di diversa matrice e più efficaci, come la icaridina, generalmente adoperata nella formulazione di prodotti insetto-repellenti, in quanto capace di tenere lontani diversi tipi di insetti, creando una barriera di vapore sulla cute.
Per i bambini ci si può rifare ai braccialetti antizanzare con componente attivo di origine naturale, che offre fino ad 1 mese di protezione.
Come trattare le punture
Se la zanzara riesce a pungerci, i prodotti naturali possono lenire il prurito, basta tener presente che le reazioni possono essere molto diverse da persona a persona e che una puntura di zanzara può anche causare shock anafilattici nelle persone allergiche.
In caso di assenza di reazioni allergiche, si può lenire il prurito e il gonfiore con degli stick dopo puntura reperibili in farmacia e da tenere sempre con sé, oppure con alcuni rimedi della nonna quali:
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Aloe Vera: applicandone il succo sulla puntura.
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Aceto.
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Bicarbonato di sodio e acqua: formando una pasta.
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Oli essenziali di tea tree, di lavanda, di amamelide, di rosmarino e di cedro.
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Succo di limone per tamponare la puntura.
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Miele, che supprota processo di rigenerazione cutanea.
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Dentifricio, che dona rapido sollievo, meglio ancora se a base di menta piperita.
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