Idratare o nutrire? Cosa è meglio per la tua pelle?

Idratare o nutrire?

Quante volte ci siamo guardate allo specchio e, osservando la nostra cute, avremmo voluto sapere cosa fare per donarle tono ed elasticità. In realtà, in alcuni casi, la pelle del viso potrebbe aver bisogno di entrambe le cose, o di una sola delle due, ma come è possibile capirlo?

Vediamolo insieme.

Capire le proprie esigenze

Idratare e nutrire vengono spesso usati come sinonimi, quando sono, in realtà, due risposte ben diverse a due esigenze altrettanto dissimili, che si presentano sulla cute in maniera diversa, a volte con secchezza e opacità, altre con desquamazione e prurito, e altre ancora con diversi sintomi.

Confondere tali sintomi e, di conseguenza, sbagliare a scegliere la cura, capita a molte e risulta indispensabile sapere come riconoscere una cute che ha bisogno di idratazione o di nutrizione e andare a cercare poi i giusti ingredienti nelle formulazioni delle creme viso.

Partiamo dall’idratazione: idratare significa ristabilire l’equilibrio idrico della cute, ovvero è necessario quando la pelle è arida, per mancanza di acqua sulla sua superficie, aspetto che va curato aiutando la pelle a trattenere l’acqua di cui è naturalmente fornita.

Può capitare che, per motivi ormonali, di stress o genetici, l’acqua presente sulla cute evapori in maniera eccessiva, portandoci a dover prontamente rifarci a trattamenti idratanti, che riportino su l’acqua dai tessuti sottostanti e sostengano il riequilibrarsi della componente idrica della cute.

La pelle secca, in realtà, è facilmente riconoscibile, spesso tira proprio come sintomo di una bassa idratazione: possono manifestarsi anche prurito e desquamazione.

In sostanza l’idratazione è generalmente necessaria in caso di cute secca.

La nutrizione, al contrario, è importante per ogni tipo di pelle, per ristabilire il corretto equilibrio lipidico e regolare la produzione di sebo fisiologicamente presente sulla pelle.

Quindi, anche chi ha la pelle mista o grassa deve curarne la nutrizione, magari con creme opacizzanti capaci di equilibrare l’eccessiva produzione di sebo e lasciare la cute non unta o lucida.

Per comprendere se la nostra pelle ha carenze nutritive si può notare:

  • sulla pelle secca una più semplice formazione delle rughe, scarsa elasticità e tono;
  • sulla pelle mista e grassa causa iperseborrea, portando la cute a essere oleosa e a perdere opacità.

Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

L-Arginina cos’è? Proprietà benefiche per gli sportivi

La L-arginina è un aminoacido naturalmente presente nelle proteine che, una volta entrata nell’organismo umano viene convertita in ossido nitrico, una molecola che stimola la dilatazione dei vasi sanguigni, corroborando flusso di sangue, oltre a stimolare il rilascio di ormone della crescita, insulina e altre molecole.

Ha un ruolo importante nella sintesi delle proteine (come gran parte degli aminoacidi), che vengono poi sfruttate per aumentare la massa muscolare e per ricostruire i tessuti danneggiati.

Può accadere che si soffra di carenza di arginina a causa di una produzione naturale non sufficiente a soddisfare il fabbisogno, solitamente a causa di una particolare condizione di salute. Il rimedio, in tali casi, consta dell’assunzione di integratori di L-arginina, da assumere sempre con la giusta misura.

Proprietà benefiche per gli sportivi

Grazie al suo ruolo biologico e alla buona tollerabilità, la L-Arginina è, da tempo, presente in diversi integratori particolarmente adoperati sia in ambito clinico che sportivo.

In quest’ultimo caso, viene sfruttata per le sue proprietà antiossidanti e immunomodulanti, utili soprattutto durante sessioni allenanti particolarmente intense, ma anche durante competizioni prolungate.

L’azione della L-arginina garantisce due effetti:

  • favorisce la formazione di ossido nitrico in combinazione con l’ossigeno;
  • contribuisce alla sintesi proteica.

L’attuale utilizzo dell’arginina in ambito sportivo è dovuto principalmente al fatto che contribuisce a migliorare le prestazioni oltre che al suo ruolo di rilievo che svolge nella gluconeogenesi (ossia il processo di sintesi del glucosio cui viene dato il via dai precursori non glucidici) e nella detossificazione, ovvero l’escrezione delle tossine azotate accumulate nell’organismo e presenti in maggior quantità negli individui che effettuano una costante attività sportiva.

Le funzioni svolte dalla L-arginina nel corpo umano sono molteplici e gli studiosi affermano che vi possano essere ulteriori utilizi benefici, ancora da testare e verificare.

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