L’Impatto Ambientale degli Animali Domestici

Chi ama gli animali domestici tiene anche alla salute dell’ambiente!

D’altronde preoccuparsi per il pianeta è più che legittimo, la situazione è decisamente importante. Cercare di essere più responsabili è doveroso e i nostri amati pet sarebbero i primi a giovarne.

Anche i nostri animali domestici hanno un certo impatto ambientale: consumano risorse (cibo, acqua, farmaci) e producono rifiuti (escrementi, lettiere usate, confezioni, giocattoli, ecc).

gatto nel prato primaverile

L’impatto di un singolo cane o di un singolo gatto possono sembrare poca cosa davanti al cambiamento climatico e alle specie di fauna a rischio estinzione, ma riflettiamoci un attimo. Un terzo delle famiglie del pianeta possiede un cane e quasi un quarto ha un gatto. Per quanto quindi un singolo animale domestico abbia un peso ambientale ridotto, il totale lievita di parecchio nel momento in cui ampliamo la nostra visione.

Questo non vuol certo dire che dobbiamo rinunciare ai nostri amici animali, sia chiaro, loro non hanno alcuna colpa! Siamo noi che ancora una volta dobbiamo pensare in modo più green, essere più responsabili nella vita di tutti i giorni e nelle nostre scelte. Esistono tantissimi prodotti per animali domestici che ci permettono di salvaguardare l’ecosistema e curare maggiormente l’ambiente.

Nell’articolo di oggi facciamo un veloce riassunto generale, senza concentrarci su un animale specifico, così da vedere le possibili soluzioni a nostra disposizione per salvaguardare l’ambiente al fianco dei nostri amati animali domestici.

Impatto ambientale e Animali Domestici:

3 problemi

1) Gli escrementi: in uno studio pubblicato nel 2017 Gregory Okin, professore presso l’Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità dell’UCLA (Università della California a Los Angeles), calcolava che tutte le feci prodotte da cani e gatti da compagnia che vivono nei soli Stati Uniti possono raggiungere i 5,1 milioni di tonnellate all’anno.

La decomposizione delle deiezioni produce gas metano.

2) Il cibo per animali: sia che si parli di croccantini secchi che di paté, gli ingredienti per il cibo devono necessariamente provenire da qualche parte. Non tutto il cibo per animali domestici è uguale ed esistono alimenti più sostenibili di altri. Quelli con alti livelli di proteine sono i più gravosi poiché provengono da animali ad alto impatto ambientale, come i bovini.

Il problema qui è che c’è ancora molta confusione sul tema della quantità di proteine di cui hanno bisogno gli animali domestici. Molte aziende alimentari specializzate, infatti, pubblicizzano livelli sempre più alti di proteine muscolari integrali, denigrando i cereali o le fibre. In ottica di gergo di marketing negativo, questi vengono definiti “riempitivi” quando in realtà i primi sono un’ottima fonte di energia prontamente disponibile e le seconde sono utili al benessere dell’intestino.

3) L’ecosistema: questo è un discorso delicato e troppo spesso sottovalutato. Capita spesso, infatti, soprattutto in campagna, che gli animali domestici siano tenuti o all’aperto o comunque liberi di uscire ed aggirarsi nei dintorni. Questo è un serio problema perché un animale esterno introdotto in un certo ecosistema andrà sempre in qualche modo a influenzarlo.

Il caso più comune e facile da intuire è quello dei gatti. Questi hanno un forte istinto predatorio che li spinge ad andare quotidianamente a caccia di animali selvatici. Il risultato è che ogni anno i gatti all’aperto uccidono miliardi di animali selvatici, alcuni dei quali in via d’estinzione, con conseguente incremento della pressione sulle specie autoctone e sbilanciamento dell’ecosistema dell’ambiente in cui sono stati forzatamente introdotti.

Impatto ambientale e Animali Domestici: 3 soluzioni

cane che passeggia al guinzaglio

1) Gli escrementi: ovviamente non possiamo impedire al nostro animale domestico di fare i suoi bisogni, ma possiamo compensare il loro impatto ambientale usando metodi di smaltimento più sostenibili per l’ambiente.

Per esempio, se hai un cane puoi comprare sacchetti biodegradabili invece che di plastica. Esistono addirittura dei sacchetti realizzati in plastica riciclata. Se hai un gatto, invece, puoi acquistare lettiere realizzate con prodotti biodegradabili al posto dell’argilla.

Soprattutto gli escrementi del gatto meritano cautela perché gli studiosi hanno scoperto che questi possono trasmettere parassiti nocivi alla fauna selvatica. Vi sconsigliamo pertanto di gettarli nel water, ma potrete tranquillamente smaltire le altre deiezioni utilizzando delle lettiere specifiche, come le nostre tofu e eco-clean, che possono essere smaltite nel wc senza alcun tipo di problema.

2) Il cibo per animali: fortunatamente l’industria alimentare per gli animali domestici è già piuttosto sostenibile visto che viene prodotta con gli scarti di quella umana. Come accennato in precedenza, infatti, il problema qui è da ritrovarsi nella quantità e nella tipologia di cibo consumato. Bisogna imparare ad essere più consapevoli delle nostre scelte, calcolare con precisione e metodo il reale fabbisogno nutritivo del nostro animale domestico. Ci sono tantissimi animali sovrappeso al giorno d’oggi e questo non è sintomo di un animale domestico felice!

È vero che i gatti sono carnivori, ma non hanno bisogno del 50% di proteine, basta anche un semplice 20-30%. Probabilmente ai cani ne servono anche meno visto che si sono evoluti a diete onnivore che rispecchiano molto da vicino le nostre.

Anche l’età gioca un fattore importante nel cibo. I cuccioli hanno bisogno di più proteine e calorie, ma queste vanno progressivamente ridotte via via che gli animali domestici invecchiano. Essere più responsabile verso il cibo del nostro pet non ci permetterà solo di combattere l’impatto ambientale, ma anche di curare maggiormente la sua salute ed il suo benessere.

3) L’ecosistema: questo è il problema più semplice di tutti da risolvere, basta ricordare che il nostro pet non è un accessorio, ma un compagno di vita e va trattato come tale. Secondo uno studio pubblicato a marzo del 2021 sulla rivista Current Biology, basterebbe giocare con i propri animali domestici per 5/10 minuti per ridurre significativamente il loro desiderio di andare a caccia.

Lo stesso studio ha anche rilevato una correlazione tra minori uccisioni e assunzione di cibo, identificando ancora una volta una soluzione parziale nel cibo meno proteico. Questo è tuttavia un campo in cui si sta sperimentando parecchio e, per ora, la soluzione sembra quella di includere più insetti negli alimenti per animali domestici.

Gli insetti sono infatti altamente nutrienti, ricchi di proteine e possono essere prodotti in massa con molte meno risorse, riducendo notevolmente l’impatto ambientale dell’intero processo produttivo. Può sembrare un’idea strana e disgustosa, ma ti basti sapere che molti gatti già cacciano e mangiano autonomamente gli insetti. Per loro è una cosa molto naturale.

Ovviamente l’argomento dell’impatto ambientale degli animali domestici è molto più profondo di così e questo articolo è solo una breve introduzione che tocca i punti principali e più importanti. Ci sono molte variabili che vanno prese in esame (la specie e la taglia del pet, per esempio) e che approfondiremo in altri articoli.

gatto gioca con pizza bakery street croci

Già solo con questi piccoli accorgimenti possiamo salvaguardare l’ecosistema insieme al nostro amato animale domestico.

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