L’anno nero degli agrumi: produzione scarsa e prezzi più alti
La produzione di agrumi è fondamentale per l’economia italiana. L’Italia, infatti, è il secondo Paese europeo in questo settore, davanti ha solo la Spagna, dedica a questo tipo di coltivazione ben 155mila ettari per 2,8 milioni di tonnellate di frutti. Il valore della produzione è di quasi un miliardo di euro, ma nel 2019 la resa è stata più scarsa del solito principalmente a causa dell’andamento climatico avverso, che provoca enormi danni all’agricoltura in generale e agli agrumeti in particolare. A questo si aggiungono poi i problemi di carattere fitosanitario.
I produttori di agrumi italiani si sono così ritrovati a dover aumentare i prezzi, subendo la concorrenza, non solo della Spagna, ma anche di Paesi extraeuropei come l’Egitto o la Turchia. E i concorrenti sono tutti Paesi che beneficiano di diverse concessioni fitosanitarie. Se si prende come esempio il caso delle clementine, ormai quelle italiane sul nostro mercato costano di più di quelle importate dalla Spagna. È un problema molto grave, che mette in crisi il settore.
In Puglia, per esempio, la campagna agrumicola del 2019 è stata disastrosa: gelate e grandine d’inverno, una lunga e torrida estate e la produzione si è ridotta di più di due terzi. I fenomeni meteorologi estremi hanno falcidiato gli agrumeti e ora i prezzi sono aumentati arrivando dai 50 centesimi a un euro a seconda della pezzatura, del colore e della qualità complessiva. Ma il problema più grave è il fatto che la maggior parte delle aziende agrumicole non ha potuto raccogliere quasi nulla.
L’importanza degli agrumi per la salute
Prodotti agli agrumi per tutti i gusti
In inverno non si può stare senza agrumi. Sono alimenti fondamentali perché ricchi di vitamina C, vitamina A, acido folico e antiossidanti e sono i più utili per rafforzare il sistema immunitario e aiutarlo a proteggersi dai malanni di stagione. Per questo è importante prevederli sempre nella nostra alimentazione quotidiana, nelle loro diverse forme.
Gli agrumi, infatti, sono alimenti molto versatili e li possiamo trovare freschi, da mangiare come gli altri frutti oppure da usare per delle spremute, oppure possiamo acquistare succhi già pronti, meglio se artigianali come quelli che trovate su Artimondo. Ottime poi le marmellate, che ci aiutano ad affrontare meglio la giornata se le consumiamo già durante la prima colazione. Buonissimo e molto salutare è il miele agli agrumi, mentre per i più golosi ci sono i dolci agli agrumi, soprattutto in Sicilia e Campania. Tra le novità da provare assolutamente trovate il cioccolato di Modica IGP Bio alla scorretta di arancia siciliana, una vera e propria delizia.
Gli agrumi sono poi molto utili per i condimenti, per esempio trovate quelli a base di olio extravergine di oliva aromatizzati con agrumi a scelta tra bergamotto, arancia e limone, talvolta accompagnati anche dal peperoncino, che è un altro ingrediente molto salutare. Infine da non perdere i liquori agli agrumi, che si sposano bene con diversi tipi di dessert.
Torrone sardo: la dolce e perfetta unione tra miele, albume e frutta secca
Una delle tante eccellenze dolciarie dell’Italia è il torrone. Ogni regione ha la sua variante ed è interessante provarle tutte per scoprire le differenze e le peculiarità. Tra i tipi di torrone che non potete assolutamente perdere c’è il torrone sardo e in particolare quello che viene prodotto a Pattada.
Pur essendo un dolce tipicamente natalizio, il torrone di Pattada, in realtà, sull’isola viene mangiato praticamente tutto l’anno, perché viene venduto anche nelle feste e nelle sagre paesane. È un vero e proprio must, ma se non potete andare fino in Sardegna per gustarlo non disperate: lo trovate su Artimondo e potete scegliere la variante che viene di più incontro ai vostri gusti.
La caratteristica principale di questo torrone è che unisce il miglior miele sardo alla frutta secca che viene accuratamente selezionata. Per esempio, per il torrone alle mandorle si sceglie una varietà di mandorle che siano al cento percento dolci e la stessa accuratezza viene applicata nella scelta delle noci. Ci sono poi interessanti mix di mandorle e limone, ma anche il torrone alle mandorle e mirto, una specialità che è adatta anche ai bambini perché il concentrato di mirto utilizzato non è alcolico.
Torrone alle mandorle: come è fatto e come gustarlo
Prova il miglior torrone sardo artigianale
Il torrone di Pattada che trovate su Artimondo, prodotto da La bottega del torrone, viene preparato seguendo una antica ricetta tradizionale del paesino sardo che risale a ben 300 anni fa e che è stata tramandata di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri. La pasta viene ottenuta mescolando tre ingredienti principali: il miele sardo, l’albume d’uovo e le mandorle croccanti.
Nonostante sia un dolce semplice e antico, la lavorazione del torrone è piuttosto articolata: si usa una macchina a gas che ha un fornello che scalda un’intercapedine piena d’acqua fino a 98° C, in modo che si scaldi fino a quella temperatura anche il paiolo di rame che è all’interno e nel quale viene colato prima i miele, poi, quando quest’ultimo è diventato liquido, si aggiunge l’albume d’uovo montato a neve. Dopo aver impastato per circa un’ora, si continua a impastare a mezza centrifuga per un’altra ora e mezza e poi si possono finalmente aggiungere le mandorle. Una volta pronto l’impasto lo si mette negli stampi di legno e poi si passa alla guarnitura e, dopo il raffreddamento, al taglio e al confezionamento.
Gli ingredienti utilizzati sono tutti genuini: il miglior miele sardo, albumi d’uovo, zucchero, mandorle e ostie (ossia amido di mais, acqua e oli vegetali). È un prodotto che non contiene glutine e dunque può essere tranquillamente gustato anche dai celiachi. Va conservato in un luogo fresco e asciutto. Il torrone sardo si può abbinare con un vino moscato o con la malvasia per valorizzarne al massimo il gusto.